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Miss Marche, questione di cuore:
«L’amore per questa regione cresciuto
insieme a quello per mio marito»

CIVITANOVA - La 28enne Glelany Cavalcante, di origini brasiliane, racconta l'emozione della vittoria, il lavoro per fare diventare «ogni sogno un obiettivo» e la quantità di messaggi arrivati sui suoi profili social dopo l'incoronazione: «Tante donne mi scrivono per farmi i complimenti per quello che sono, mi fa molto piacere». Nel futuro la laurea, un master, il giornalismo, un figlio e, prima di tutto, la semifinale del concorso nazionale

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Glelany Cavalcante

 

di Leonardo Giorgi

«L’accoglienza che ho trovato nelle Marche non l’ho trovata da nessun’altra parte d’Italia. Il mio amore per questa regione è cresciuto insieme all’amore per mio marito». Glelany Cavalcante, 28 anni, a suo dire ancora non si rende conto di quello che è successo una settimana fa. «Mi sembra di essere in un sogno», ma è tutto vero. L’attesa spasmodica, la busta che si apre, la tensione, il silenzio, le luci, l’applauso, il sogno che si realizza: in un attimo durato una vita intera, Glelany diventa Miss Marche 2022. Sarà proprio lei, residente a Civitanova e originaria del Brasile, a rappresentare la regione alla fase finale di Miss Italia (leggi l’articolo), che quest’anno torna alla formula che prevede una gara semifinale per tutte le concorrenti qualificate.

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La vittoria di Glelany a Civitanova

Nonostante l’emozione che ancora traspare dalle sue parole, Glelany ricorda con estrema lucidità quei momenti di frenesia. Perché nonostante la vittoria personale, durante il suo percorso non si è mai dimenticata di tenere a mente una sola unica parola. «Gratitudine. È stata la prima cosa che mi è venuta in mente, sul palco, nel momento in cui è stata annunciata la mia vittoria – racconta la miss -. Il concetto di gratitudine. Sono state fondamentali le persone che mi sono state vicino, come mio marito. È stato lui il responsabile di tutto ciò, di tutto questo viaggio. A prescindere da tutto però, quello che mi rimarrà davvero nel cuore è l’affetto del pubblico». Già, perché sono arrivati a centinaia i messaggi di supporto per Glelany, tra complimenti per il traguardo raggiunto e le speranze di vedere trionfare la bellezza marchisiliana anche sul palco più importante della kermesse. «È bellissimo vedermi tra le foto ufficiali delle pagine social del concorso di Miss Italia e leggere quello che scrivono gli utenti. Ci sono persone che mi conoscono e non mi conoscono. Quello che mi fa più piacere è vedere tante donne che mi scrivono, e che mi lasciano bei messaggi sia per la bellezza fisica, ma mi fanno anche tanti complimenti per quello che sono. Dato che ho questa facilità nella comunicazione, e che mi piace molto parlare, credo di riuscire ad ogni approccio a raccontare un po’ di me e le persone lo hanno percepito. E quello per me è fondamentale».

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Nell’edizione di quest’anno, il cui slogan è “La bellezza dei valori”, Glelany ha trovato il suo habitat naturale.
«È molto bello essere una miss che abbatte un po’ gli stereotipi. Sono la più grande tra le finaliste e mi sento di essere molto più matura. È un concorso che cerca di raccontare la donna oltre la miss, i suoi valori, e credo tanto nel concorso. Essere un’italiana origine straniera rende tutto ancora più speciale. All’inizio ero un po’ titubante della reazione del pubblico. Ero un po’ preoccupata. Ho trovato invece sempre accoglienza, anche le critiche che mi sono state rivolte sono state molto costruttive. Quelle fatte con cattiveria le ignoro, ma quelle sensate le tengo strette».

Sebbene l’emozione e i ritmi frenetici di questi giorni avrebbero potuto stordire chiunque, Glelany racconta con estrema lucidità il modo in cui, quando si mette un obiettivo in testa, costruisce piano piano la strada per portarlo a casa. «Essere una miss è sempre stato un sogno nel cassetto. Ma io – sottolinea la civitanovese – i miei sogni li organizzo sempre per farli diventare obiettivi, anche a medio-lungo termine. Era qualcosa che volevo tanto. Mio marito è stato la spinta giusta e con lui ho preso sicurezza. Ho capito sempre di più cosa significa fare un concorso del genere. Mi piace il claim della bellezza dei valori, dedicato a questa edizione. Per prepararmi ho approfondito a lungo l’origine del concorso, il significato, e così ho acquisito più sicurezza. In generale sono molto ostinata, quando decido di fare una cosa o la faccio per bene o noni la faccio proprio. Magari ci impiego più tempo, ma voglio farla bene».

Glelany-Cavalcante3-267x400Quella stessa sicurezza che le ha permesso di costruire la sua vita nelle Marche, lei che è di origini brasiliane e che per lavoro (è stata modella fin da giovanissima) è riuscita a rimanere in pianta stabile in Italia. Anche se, a dire il vero, nel suo dna l’Italia era presente da diverse generazioni. «Ho un legame con la Toscana genetico perché i miei bisnonni erano di lì. Il mio cognome è tipico di quella zona e forse ha influenzato il mio amore per la scrittura (Guido Cavalcanti, figlio di Cavalcante dei Cavalcanti, è un importante poeta fiorentino del 14esimo secolo citato all’interno della Divina Commedia ndr), ma il mio cuore è 100% marchigiano. L’amore per le Marche è cresciuto insieme all’amore per mio marito, che è di qui. Ricordo quei momenti con un’emozione troppo grande. E poi amo la storia di questa regione, l’arte, il cibo, le persone. La maggior parte dei miei amici è nelle Marche».

E per il futuro? «Studio Comunicazione in ambito pubblicitario e dopo la laurea vorrei fare un master in Marketing. Mi piacerebbe anche approfondire gli studi in ambito giornalistico perché un giorno, chissà, vorrei scrivere. Poi ovviamente penso anche a un figlio, perché è qualcosa che io e mio marito vogliamo, ma purtroppo ci rendiamo conto che è molto difficile gestire un bambino adesso con un percorso accademico e lavorativo. Vediamo dopo aver finito gli studi». Un bambino come regalo di laurea? «Beh, magari!».

Miss Marche è di Civitanova, Glelany Cavalcante sogna in grande: «Voglio la vittoria» (Foto/Video)

 

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