Hanno cercato di introdurre 8 telefoni cellulari nel carcere del Marino di Ascoli: erano destinati ad un detenuto siciliano della sezione “alta sicurezza”. Ma l’intento non è andato a buon fine poiché un agente di polizia penitenziaria, preposto al controllo dei pacchi in arrivo, ha capito che in uno c’era qualcosa che non quadrava.
Ed infatti ha scoperto che al suo interno c’erano i telefonini. La persona a cui erano destinati ha affermato di essere all’oscuro di tutto. In ogni caso, all’agente che si è reso protagonista dell’impresa è andato il plauso del segretario regionale della Uilpa Marche, Leonardo Rago che nell’occasione ha ribadito il prezioso ruolo della polizia penitenziaria.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati