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E’ morto l’avvocato Leone Latini:
«Persona di gran cuore, ottimo civilista»

FABRIANO - L’apprezzato legale è deceduto ieri all’età di 70 anni all’ospedale di Jesi e domani sarà salutato nella chiesa della Misericordia. Il ricordo del presidente dell’Ordine Forense di Ancona

Leone Latini

 

 

Mondo forense in lutto per la morte di Leone Latini. L’avvocato fabrianese è deceduto ieri all’età di 70anni all’ospedale di Jesi. Parenti, amici e i colleghi hanno avuto parole di conforto e cordoglio per la moglie Francesca Vitali e il figlio Roberto, i nipoti ed il fratello Michele. La camera ardente è stata aperta questa mattina all’obitorio dell’ospedale di Fabriano, città dove domani, mercoledì 3 febbraio, alle 14.30 si svolgeranno i funerali nella chiesa della Misericordia. Poi si procederà per la cremazione e le ceneri saranno custodite in forma privata. I familiari del legale hanno chiesto di onorare la sua memoria non con fiori ma con donazioni all’Associazione Oncologica Fabrianese. In uno dei suoi ultimi messaggi su Facebook, lo scorso 9 gennaio, aveva scritto di essere «confinato a letto… per Covid» ricevendo tante esortazioni  a superare quel momento.

Tra i più conosciuti e stimati avvocati della città, persona dai modi garbati, Leone Latini era stato in passato anche presidente del Lions Club fabrianese. Maurizio Miranda, presidente dell’Ordine forense di Ancona lo ricorda con affetto. «Lo conoscevo benissimo, abbiamo lavorato insieme. – racconta – Una persona di gran cuore, ottimo civilista, attento e scrupoloso, dotato di grande intelligenza e sensibilità, ironico e sagace. E’ una perdita molto grave, per me personalmente perchè è scomparso un amico oltre che un collega, ma anche per tutti quelli che hanno avuto occasione di conoscerlo e di apprezzare le sue doti». Anche il primo cittadino di Fabriano, Gabriele Santarelli ha voluto salutare l’uomo ed il professionista. «Ho conosciuto Leone Latini solo da sindaco. – scrive Santarelli in un post sui social media – Ci siamo trovati a rappresentare e difendere parti avverse anche con fervore e durezza ma sempre con rispetto e consapevoli che in quei momenti non stavano parlando Leone e Gabriele ma l’avvocato Latini che rappresentava il suo cliente e il sindaco Santarelli che difendeva le ragioni del Comune. Quando ci alzavamo dal tavolo tornavamo ad essere Leone e Gabriele e la rigidità e il formalismo lasciavano spazio al sorriso. Seppure non fosse una persona che incontravo spesso mi ha toccato molto la notizia della sua scomparsa. Esprimo le mie più sentite condoglianze a tutta la sua famiglia, ai suoi cari e ai suoi amici anche da parte della Giunta».

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